La nascita di questo piccolo, ma interessante, museo marinaresco coincide con la costituzione a Padova della sezione cittadina dell’Unione Marinara Italiana, nell’ormai lontano 1922.
Sorto originariamente come ausilio didattico per i giovani intenzionati a svolgere in mare il servizio militare, fu allestito con materiale fornito dallo Stato e arricchito in seguito da donazioni private.
Il Museo ANMI rappresenta un suggestivo spaccato storico, tecnico e culturale della marineria militare italiana, in un arco di tempo che va dal primo conflitto mondiale fino ai giorni nostri.
Sono esposti numerosi “pezzi” rappresentativi della realtà marinara: modelli di navi e di infrastrutture navali (anche a carattere tecnico), testimonianze dell’aviazione di marina (tra cui l’elica lignea originale di un idroplano), esempi della strumentazione di bordo e apparecchi per il rilevamento della posizione, cartografia e illustrazioni. Fanno bella mostra di sè, nello loro appariscenza, una mina austro-ungarica e un siluro (completo in ogni sua parte) risalente al periodo 1915-18. Ma anche fucili storici e armi bianche (scimitarre, lance, frecce) provenienti dall’Africa e raccolte nel corso di navigazioni, assieme a conchiglie e denti di animali esotici che i marinai riportavano come “souvenir”.
Il museo dispone inoltre di una piccola biblioteca, consultabile a richiesta, comprendente molti titoli di argomento marinaresco, alcuni risalenti all’Ottocento.