Per un intero anno, dalla disfatta di Caporetto nell’autunno 1917 fino ai giorni dell’Armistizio di Villa Giusti nel novembre 1918, Padova fu la capitale della guerra e della pace in Italia.
A distanza di un secolo l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nell’ambito delle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ricorda quei tragici giorni.
L’esposizione è un viaggio nelle emozioni dei contemporanei: dal panico successivo a Caporetto, all’atmosfera delle trattative di pace attraverso i ritratti e le voci dei protagonisti.
Dalla disperata resistenza italiana sul Piave e sul Grappa, quando l’Italia sembrò a un passo dalla sconfitta, al volo su Vienna di D’Annunzio, che partì dall’aeroporto di S. Pelagio, fino all’offensiva finale di Vittorio Veneto e all’Armistizio.
La mostra vuole interrogarsi sui tanti modi in cui la guerra sembrò concludersi, e chiedersi se la guerra sia mai terminata davvero. Il peso dei morti, il dramma sociale e psicologico, i mutilati e i veterani sono tutte tracce che all’interno dell’esposizione suggeriscono come la transazione della guerra alla pace sia stata molto più lenta di quanto si possa credere.